Semipermanente che non asciuga mai? Smetti di fare questi errori, vedrai che manicure!

Semipermanente, quante lo applicano da sole, ma commettono gli stessi errori? Ecco perché non si asciuga, non ci crederai!

Semipermanente? Cara amica, hai fatto la scelta giusta! Applicare questo smalto resistente è un vero affare, specialmente se utilizzi spesso le mani per fare tante commissioni. Lo smalto comune si rovina facilmente, salta, si sbecca, e va via dopo poco tempo. Mentre la soluzione in questione si rivela essere quella più efficace in termini di durata, ma… non sempre è così! Ti capita che lo stesso semipermanente si rovini dopo poco tempo? A volte accade persino che si sfili come una pellicola. Come mai? Ti sveliamo gli errori che commetti, vedrai che una volta presa coscienza di questi ultimi, non li farai più. Avrai mani preziose!

semipermanente, tecnica
semipermanente, errori da non fare- CambioTaglio.it

La fase dell’asciugatura dello smalto semipermanente è una delle più ostili, quindi non sei l’unica ad avere questo problema. Oggi ti sveliamo quali sono gli errori che commetti proprio quando gestisci questa operazione. Da non dimenticare però un aspetto che introduciamo e che forse non sai. Riguarda la fase precedente, ed è una delle pecche maggiori. Capita che lo smalto salti perché le unghie non sono “ben di disposte”. Si tratta dell’eccessiva produzione di sebo.

Non preoccuparti, tutti lo emettiamo, ma c’è chi lo fa di più. Questa condizione varia, potrebbe trattarsi di qualcosa di genetico, passeggero o anche dovuto alla mansione svolta. Per cui un consiglio del tutto naturale, prima di stendere qualsiasi cosa sulle unghie, oltre ad igienizzarle e smacchiarle, sgrassale.

Con cosa? Semplice, prendi un dischetto di cotone e dell’aceto di vino bianco, ed il gioco è fatto, non avrai più alcun problema! Seguono gli errori che però di certo compi quando devi far asciugare la tua opera d’arte. Di sicuro li commetti, ecco di cosa si tratta!

Semipermanente, ecco come si applica: tecnica giusta!

Un aspetto che devi accertare è che i prodotti e la lampada UV, a raggi ultravioletti, che utilizzi, e tutti gli altri strumenti del caso, siano di qualità. La qualità non corrisponde direttamente all’acquisto di strumentazioni ed aggeggi super costosi, ma è necessario comprare merce che viene utilizzata soprattutto dalle estetiste. Così, fatti furbetta, chiedi alla tua fedele onicotecnica cosa usa nelle operazioni più semplici, appunto quella del semipermanente. Per il resto però, affidati alla sua professionalità, perché ricorda che lei ha molte più competenze, e tu non le hai. Quindi, oltre lo smalto, non far mai nulla da sola! Ecco cosa combini, hai molto da imparare.

semipermanente, come farlo
semipermanente, errori da non fare- CambioTaglio.it

Una lampada di Aladino? Ebbene, l’effetto prodotto dai raggi UV di questa lampada fanno un effetto particolarissimo, ma come si asciuga lo smalto? L’azione in questione si chiama polimerizzazione, ed è più articolata di quanto sembri. Chiunque pensa che basti mettere la mano dentro la lampada, e vedere lo smalto perfettamente indurito, ma non è assolutamente così. Perché la stessa precisione che si mette quando si stende il colore, la si deve attuare quando lo si asciuga. La questione dipende proprio dal fatto che può non avvenire.

Facendo attenzione a non toccare le cuticole, nel tuo caso non devi mai tagliarle limitati ad abbassarle, perché è un’operazione che solo l’estetista professionista può fare, si deve passare la mano sotto la lampada. Di norma, si fanno scorrere 60 secondi, ma si può arrivare fino a 120. Il punto è che non è la durata ad assicurare il trattamento, ma i tuoi gesti.

Primo errore che senza dubbio compi, la fretta. Se fai stare meno del tempo previsto, è chiaro che c’è più possibilità che il colore salti via come una scheggia! La durata non influisce se si fa stare la mano dentro la lampada 100 secondi invece di 120. Il punto è che non bisogna mai scendere sotto i 60 secondi! Dirai che è assurdo? Fidati, capita, la fretta fa fare qualsiasi sciocchezza!

Segue il secondo errore, quello di far entrare ed uscire la mano continuamente. Potrai anche farla stare 120 secondi, ma se entra ed esce non si finalizza la polimerizzazione. E’ un processo chimico che interessa i prodotti definiti “foto-indurenti”. Quindi se si entra ed esce la mano, è come se si bloccasse il processo e lo si riattivasse subito dopo. Si ottengono scarsi risultati. Ultimo, ma non meno importante errore è quello di stendere uno strato troppo spesso di colore. Inutile aver fretta, meglio far due passate sottilissime, che una abbondante, non si asciugherà mai!

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