Milly Carlucci è di certo una delle conduttrici tv più amate in Italia, ma una recente voce sui suoi lunghi capelli biondi ha lasciato i fan senza fiato.
Senza alcun dubbio Milly Carlucci è una delle conduttrici tv più amate degli ultimi 30 anni. Fin dagli anni ’80, infatti, ha saputo distinguersi per la sua capacità oratoria davvero fuori dal comune e per la sua simpatia, con cui ha saputo farsi apprezzare dal pubblico generalista a cui si è sempre rivolta. Un’impresa senz’altro non facile.
Milly Carlucci, la verità sui suoi capelli
Oltre che per le sue capacità “registiche”, Milly è famosa anche per la sua ormai storica acconciatura: lunghi capelli biondissimi sempre perfettamente in piega. La sua chioma è così perfetta che alcuni hanno cominciato a credere che la bella conduttrice sia solita portare una parrucca durante le sue dirette.
Una voce che, però, è stata smentita dalla stessa Carlucci. La conduttrice ha infatti dichiarato di “arricchire” semplicemente la sua chioma naturale con alcune ciocche posticce per rendere il finish ancor più accattivante e “carismatico” dal punto di vista televisivo. “In realtà non mi sono mai piaciuta e ho paura di rimanere con tre capelli in testa. Cerco di non stressarli usando le extension. Sono una necessità, a me stanno bene i capelli lunghi”, aveva dichiarato Milly in una intervista a Oggi.
Solo extension per Milly!
Insomma, pare che Milly non faccia assolutamente uso di parrucche ma solo di extension. La conduttrice ha poi riportato alla mente una disavventura vissuta qualche tempo dal suo parrucchiere, che l’ha fatta molto preoccupare.
“Il mio parrucchiere mi aveva messo una quantità di extension tutte cotonate e laccate con dei brillanti finti tra i capelli. Quando abbiamo cercato di disfare questa parrucca settecentesca, non sapevamo più come fare. Era tutto incollato! Ho dovuto fare lo shampoo, mettere delle creme… Non veniva più via niente. Ho rischiato di perdere tutti i miei capelli!”
In una intervista a Vanity Fair Milly ha anche dichiarato come si sente nei confronti dei programmi che conduce. Ha dichiarato di sentirsi come “un’allenatrice”: “Cerco di spingere gli altri a tirare fuori il proprio talento, anche a costo di essere una spalla su cui piangere o uno specchio su cui riflettersi. Essere il capo-progetto di un programma importante significa riuscire a riassumere le emozioni di tutti e di valorizzare, come mi ha detto Pappano, i fuoriclasse, che non devono assolutamente essere conformati agli altri. Bisogna saper cogliere idee e spunti anche se sono lontanissimi rispetto a quelle che hai tu”.