Sono ormai parecchi anni che, sia sui social, sia su YouTube, si parla di questa fantomatica armocromia. A volte viene vista come una vera e propria scienza, altre invece più come una guida per imparare a valorizzare le proprie forme, i propri capelli, la propria pelle e valorizzarsi in generale dal punto di vista estetico. Insomma, se ne sentono tante ogni giorno, ma in fondo cosa è?
Parliamo semplicemente dell’arte di riconoscere tramite le proprie colorazioni ciò che può valorizzarci e cosa invece può accentuare negativamente. Il segreto di base è entrare in contatto con ciò che il nostro DNA ci ha donato, senza tradirlo, piuttosto imparando con consapevolezza a individuare le chiavi di lettura che ci garantiranno un aspetto radioso e incredibilmente naturale.
In realtà, ancor prima che l’armocromia sbocciasse sui social, è sempre stata un fenomeno trattato, specialmente nel mondo del cinema e dello spettacolo. Le più disparate star, sia maschili che femminili erano a contatto con consulenti di bellezza esperti che, tramite apposite ricerche e studi riuscivano ad individuare i colori perfetti e calzanti.
Nonostante quest’arte sia troppo complessa per essere raccolta in poche righe, possiamo assolutamente affermare di quanta importanza veda la nostra pelle. Il primo vero e proprio vestito che indossiamo quotidianamente, che porta con sé toni, sottotoni e capacità di riflettere la luce.
Non tutti hanno la stessa pelle, anzi, al contrario ognuno di noi ne possiede una sfumatura unica e speciale, partendo pertanto proprio da lei potremmo imparare ad individuare la colorazione capelli più efficace e consona per il nostro aspetto. Ma come si fa nello specifico? Eccovi qualche dritta!
Ogni giorno la nostra pelle ci parla: se è stressata può sfogare, se non trattata bene può seccare, così come se troppo curata può aver bisogno di un periodo ‘detox’. In fondo parliamo di un organo, che seppur esterno rimane tale. Vi è mai capitato di osservarvi allo specchio e notare alcune sfumature? In particolare al di sotto del collo, nella zona della fronte, così come zigomi, gomiti e caviglie.
Proprio in questi punti infatti possiamo individuare il sottotono, ma partiamo per gradi. Se avete voglia di cambiare aspetto, rifare il guardaroba o in questo caso scegliere una nuova nuance per capelli che possa farvi apparire più belle e fresche, bisogna puntare sulla pelle, capendo innanzitutto se il nostro tono sia freddo o caldo.
Per farlo procuriamoci due teli, uno argentato e uno dorato: copriamo i capelli con un asciugamano bianco, poggiamo uno dei due teli al di sotto del collo e osserviamo con attenzione: se l’argento vi farà apparire un po’ più vecchie, enfatizzando il colore delle occhiaie e in generale la pelle apparirà spenta e grigiastra, il vostro sarà assolutamente un tono caldo! Se invece accostando l’oro la pelle apparirà con sfumature simil verdognole, con conseguenti occhiaie marcate ed effetto grigiastro allora avrete un tono freddo.
Chiarito questo possiamo quindi imparare a muoverci sulla scelta del giusto colore. Ovviamente non esistono solo le colorazioni nette e neutrali, ma tutta una serie di sfumature che possono enfatizzare la bellezza del volto, le forme e anche i sottotoni. Spesso chi ha la pelle calda tende ad avere un sottotono giallo/bruno, mentre chi ha pelle fredda tende ad averlo rosato/bluastro/perlaceo.
Pertanto, partendo proprio dai bruni, se siete calde potrete optare per neri dai tocchi mogano, per castani cioccolato, Nutella Brown, sfumati di rosso o semplicemente di un meraviglioso melange nocciola. Ne sono un chiaro esempio Jessica Alba, Alessandra Ambrosio e Jennifer Lopez, che ha scelto un nocciola chiaro tendente al biondo miele. Al contrario, se siete fredde dovrete puntare su tutte le nuance scure del cenere e del blu, quindi via libera ai neri corvini con riflessi bluastri, castani con pigmento violaceo o rubino. Esempio pratico sono Monica Bellucci e Kate Middleton.
Ugual pensiero vige anche per le bionde: le pelli calde infatti vedono sfumature di birra e bronzo, pertanto le nuance migliori sono quelle color miele, color nocciola, il Butterscotch di cui vi avevamo già parlato o tendenzialmente pigmenti pieni e corposi che virano al giallo ocra. Le pelli fredde invece hanno spesso vene rigorosamente bluastre e venature rosa chiaro, quindi i biondi da prediligere saranno lunari, per nulla gialli, piuttosto tendenti al bianco, all’argento o a piccoli pigmenti rosati.
Come dicevamo però, è il DNA che comanda, quindi focalizzatevi sempre su quello che madre natura vi ha concesso. Si può fare un discorso a parte invece per tutte quelle pelli che possiedono delle sfumature profonde e intense sia in termini di scurezza o chiarezza. Basta ad esempio pensare a Kim Kardashian, che da scura passò a un meraviglioso biondo freddo lattiginoso, esaltando quindi pelle e zigomi.
In ultimo, il rosso è uno dei colori più importanti e azzardati da portare poiché bisogna attenzionare fortemente il colore di partenza. Le pelli fredde infatti riescono a sorreggere tutte le gradazioni di rosso contenenti blu e viola, quindi via libera ai vinaccia, ai rubino, ai rossi corposi e intensi, ma che non vedono pigmento aranciato. Al contrario le pelli calde invece possono optare per i più classici Ginger irlandesi, il rosso mattone, il rosso cannella o il più semplice ruggine.
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