Il pixie cut è un taglio attualissimo, ma anche vintage in un certo senso, che però ha una costante: dona soprattutto alle donne Over 50 (ma non solo ovviamente). Potremmo definirlo l’anello di congiunzione tra passato e presente, tra ieri e oggi, tra quello che è stato e quello che sarà.
Letteralmente “taglio da folletto”, è nato come rivisitazione del classico caschetto, ma negli anni ha subito poi profonde modifiche, che non lo hanno stravolto del tutto, ma che hanno in un certo senso cambiato la sua essenza.
La prima volta lo abbiamo visto negli ormai lontanissimi anni ’20, quando divenne emblema di sperimentazione e serviva soprattutto a definire l’identità (visivamente) delle donne che non avevano paura di osare.
A renderlo celebre illo tempore furono diversi film di Hollywood – la chioma di Audrey Hepburn che lo sfoggiò in “Vacanze romane” ti dice qualcosa? – ma dagli USA ben presto sbarcarono in Italia (e non solo) a partire soprattutto dagli anni ’60.
A renderlo alla moda ci pensò infatti verso la fine di quel decennio la leggendaria Mia Farrow, che lo rese celebre in tutto il globo in una forma inedita: il suo era il cosiddetto taglio “a cinque punte”, che oggi probabilmente non vediamo più.
Ma nel frattempo il pixie cut non ha mai cessato di esistere, si è solo concesso una lunga serie di declinazioni, sfumature e sfaccettature. La maggior parte di queste, però, donano soprattutto alle Over 50. Di quali si tratta? Eccole.
Le declinazioni di pixie cut che stanno bene alle Over 50
Il pixie cut oggi ha quasi 100 anni, ma niente paura: se li porta ancora benissimo. Quest’anno soprattutto abbiamo assistito al trionfo di questo hair look così sbarazzino, rock, capace di ringiovanire chiunque lo indossi. Ed è forse soprattutto per questo che le Over 50 lo amano così tanto.
Come abbiamo anticipato, il pixie cut ha tantissime declinazioni: può infatti essere personalizzato in base all’allure che vuoi avere, ma anche alla forma del tuo viso e ai gusti personali. Ad ogni donna il taglio che si merita insomma.
Il primo esempio è il taglio di Maria Borges, più lungo avanti e sfilato dietro. Estremamente affascinante, questo hair cut è sbarazzino al punto giusto e ci insegna che a volte il disequilibrio aiuta il nostro look a trovare il suo perfetto equilibrio.
Un altro esempio è il pixie cut sfilato con frangia messy. Questo, a differenza del precedente, si adatta molto più facilmente a (quasi) tutti i lineamenti ed è persino conciliabile con i capelli mossi.
Forse proprio per questo motivo lo ha scelto anche la supermodella Agyness Deyn che ha optato per la sua declinazione sfilata biondissima.
E ancora, un’altra versione di pixie cut che sta sbaragliando la concorrenza è quella undercut, cioè con rasature laterali.
Questo è il tipico esempio di look sbarazzino all’ennesima potenza: tra tutte le sfumature esistenti è la più estrema. Se ti sembra di averne già sentito parlare, sappi che è esattamente così: questa sfaccettature super short è quella – che potremmo definire iconica – sfoggiata da Halle Berry negli anni ’90.
Attenzione: il pixie cut non deve essere necessariamente super corto. Puoi anche scegliere la sua versione media oppure addirittura lunga, che permette paradossalmente di giocare anche molto di più potendo contare sulle lunghezze e, quindi, su una grande quantità di capelli.
Un esempio? Quello portato con fierezza da Charlize Theron, più lungo ai lati e corto dietro.
Insomma che sia sfilato oppure bombato, con frangia oppure senza, corto oppure lungo, il pixie cut è capace di donare a tutte le Over 50 (e non solo) ed infatti continua a regnare sovrano sulla moda hair del 2022.
